Posizionamento del sito web: 7 SEO tool GRATIS per un rapido check-up. Più un bonus finale.

Dopo averti parlato di come l’Inbound Marketing possa aiutarti ad acquisire nuovi clienti, vorrei concentrarmi sulla SEO e sul perché sia tanto importante includerla in una strategia di comunicazione.

Ma voglio farlo in maniera pratica, indicandoti degli interessanti strumenti disponibili gratuitamente sul Web per migliorare il posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca.

Che cos’è la SEO?

Partiamo dai fondamentali. Cos’è la SEO?

La SEO è quel processo di miglioramento di un sito internet affinché attragga visitatori dai motori di ricerca, posizionandosi tra i primi risultati della SERP (cioè della pagina dei risultati del motore di ricerca).

seoL’ottimizzazione dei siti web per i motori di ricerca è una delle materie più importanti e performanti di tutto il marketing online che tu possa fare per il tuo biz.

Se pensi a come le persone cercano informazioni oggi, raggiungere un certo livello di visibilità nei risultati organici di ricerca (cioè quelli non a pagamento) di Google è un fattore cruciale per determinare il successo o meno di un sito internet.
Cito Google perché con i suoi 3.3 miliardi di ricerche giornaliere occupa ormai più del 70% del mercato delle ricerche online.
E per questo stesso motivo mi concentrerò su di esso nei prossimi paragrafi.

Lo so: pur capendone l’importanza, a molti la SEO può sembrare una materia ostica o un’attività che non rientra nelle proprie competenze.

La buona notizia è che il web ci facilita molto il lavoro, offrendoci dei servizi che permettono di valutare in pochi minuti lo “stato di salute” del nostro sito internet.
A seconda del responso, quindi, saremo in grado si decidere se sia il caso o meno di affidarsi, eventualmente, a un professionista.

Vediamoli nel dettaglio.

Gli indici di qualità di Google

Ma come funziona Google?

seo

Il suo obiettivo è di valutare la search intent.
Cioè capire perché in quel momento stiamo effettuando quella determinata ricerca.


Quando digitiamo qualcosa nella sua barra di ricerca, i robot di Google (detti botcrawler o spider) scansionano il web per restituirci una lista dei contenuti da loro ritenuti in quel momento i più precisi e pertinenti per noi.

Proprio perché il suo “lavoro” è soddisfare al meglio i bisogni dell’utente, Google cercherà sempre di mostrare tra i primi i risultati quelli qualitativamente migliori.

E come fa Google a valutare la qualità dei contenuti di un sito?
Si avvale dei cosiddetti indici di qualità, ovvero di alcuni parametri che analizzano l’interazione che i visitatori hanno con una determinata pagina web.
In pratica, quanto più alta sarà l’interazione degli utenti con quei contenuti, tanto più Google li considererà utili e rilevanti, portandoli in alto nei risultati di ricerca.

Questi indici sono:

  • il bounce rate o frequenza di rimbalzo: un valore percentuale che indica la velocità con cui un visitatore abbandona il sito dalla pagina da cui è entrato senza interagirci ulteriormente (cioè senza compiere nessun’altra azione come scorrere la pagina o cliccare su altri link, ad esempio). Più questo valore è basso, quindi, meglio è.
  • il tempo medio di permanenza 
  • il tasso di interazione degli utenti con le pagine del sito

Queste metriche, così come le parole chiave, sono parte della cosiddetta on-page (o on-site) SEO e possono essere facilmente ottenute collegando Google Analytics (su cui ritornerò più avanti) al nostro sito.

On-page SEO con i tool di casa Google

seo

Sapevi che, oltre ad Analytics, Big G offre molti altri strumenti per valutare l’esperienza che i visitatori hanno sul tuo sito?

Infatti esistono degli aspetti tecnici che possono determinare o meno il successo di una sito web.

Ma la mia impressione è che siano ancora troppo sottovalutati:

  • un sito responsive (cioè visualizzabile anche da dispositivi mobili come smartphone e tablet)
  • e la velocità di caricamento delle pagine

Responsiveness

Secondo i dati Audiweb del Marzo 2018:

“La mobile audience mensile ha raggiunto il 68,7% della popolazione maggiorenne, con 30,1 milioni di utenti collegati per 49 ore in media per persona.

virtual office

Cioè nel solo mese di Marzo 30 milioni di utenti (solo in Italia) hanno navigato su internet per quasi 50 ore attraverso uno smartphone o un tablet. Con questi numeri avere un sito accessibile da tutti i dispositivi mobili è praticamente obbligatorio.

Grazie al Google Mobile Friendly Test puoi verificare in pochi secondi se il tuo è un sito mobile-friendly oppure no.
Ed, eventualmente, correre ai ripari 🙂

Se il test avrà esito positivo, comparirà una schermata come questa:

virtual office

Velocità

Per controllare la velocità di caricamento del tuo sito puoi utilizzare il Google Page Speed Test.

Un aspetto molto utile di questo strumento è proprio che, oltre ai problemi, suggerisce anche le soluzioni.

Prova a fare un check-up del tuo sito e testa la compatibilità per mobile e la velocità.

PRO TIP. Esiste un altro strumento di SEO on-site molto utile che Google ci mette a disposizione: la Google Search Console.

Una volta configurato Google Search Console per il tuo sito è necessario anche collegarlo a Google Analytics. In questo modo la visibilità organica sarà ottimizzata.

SEO off-page: link-building ed autorevolezza

posizionamento sito

Oltre a questi parametri on-page, i motori di ricerca prendono in considerazione anche una serie di indici off-page che riguardano l’autorevolezza e l’affidabilità di una piattaforma web, ovvero:

  • la qualità dei link in entrata al tuo sito
  • le citazioni (cioè quanti siti hanno almeno un link che punta verso il tuo)

Partiamo dal presupposto che le pagine del nostro sito siano già state tutte ottimizzate: bounce rate basso, tempo medio di permanenza e tasso d’interazione alti.

E che Google Analytics e Google Search Console siano collegati e funzionanti.
Adesso possiamo occuparci di una delle “buone pratiche” di SEO off-page: la link-building.
Ovvero ottenere link in entrata (backlink) da siti autorevoli.

In ambito SEO, l’autorevolezza è un concetto relativo al settore di appartenenza del sito stesso.

Ad esempio, se ho un sito di finanza e ricevo un link dal sito de Il Sole 24 Ore, agli occhi di Google
risulterò altamente autorevole ed avrò più possibilità di posizionarmi sulla prima pagina dei risultati di ricerca.

Con il tool di Majestic possiamo individuare qualità e quantità dei link verso il nostro sito, grazie ai valori di trust flow e citation flow.

virtual office

Nell’immagine qui sopra ho inserito il sito internet de Il Sole 24 Ore e i risultati danno (ovviamente) un’elevata autorità: 75 su 100 di trust flow e 65 su 100 di citation flow.

Qui in basso, puoi visualizzare il numero totale di link e il range di valore dei domini che reindirizzano al sito (per poter accedere ai dati completi è necessario abbonarsi).

virtual office

L’Open Site Explorer di Moz, invece, valuta i backlink sia per l’intero dominio (domain authority) sia per le singole pagine (page authority).

virtual office

Prova a fare gli stessi test con il tuo sito. Quali sono i risultati?

Se hai bisogno di migliorare la SEO off-page del tuo sito, ricorda che le migliori pratiche di link-building sono le infografiche e i guest post.

Risorse SEO per “spiare” la concorrenza

Non si tratta di spionaggio industriale o altre cose illegali 🙂
Semplicemente di capire chi siano i nostri maggiori concorrenti e analizzare come siamo posizionati rispetto a loro.

Questo passaggio è necessario per valutare come possiamo differenziarci all’interno di uno stesso settore di riferimento.

Per farlo puoi ricorrere a SEMrush: una tra le piattaforme di servizi SEO più utilizzate e complete.

Inserendo il dominio del tuo sito internet nella home page potrai ottenere:

  • una panoramica del posizionamento del tuo sito
  • un elenco dei tuoi principali competitor 
  • un grafico che ne mostra il posizionamento

Ecco un altro esempio con il sito de
Il Sole 24 Ore

sem, seo, posizionamento

Studiare i nostri concorrenti più “forti” è un’ottima maniera per individuare i nostri punti di forza, capire in cosa possiamo migliorarci e, soprattutto, cosa ci rende unici rispetto alla concorrenza.

Prova anche tu ad utilizzare SEM Rush. Qual è la tua “unicità” e quali sono gli eventuali punti di forza e debolezza?

Bonus Finale

Se per te l’inglese non è un problema e vorresti approfondire l’argomento, ecco due guide create da ottimi “maestri”:

La guida SEO di MOZ per principianti

E la guida SEO avanzata di QuickSprout  di Neil Patel

Conclusioni

Quelli che ti ho indicato sono solo alcuni tool che possono guidarti verso l’ottimizzazione del tuo sito.

Quest’elenco non ha la pretesa di essere definitivo e la SEO non può considerarsi una materia che si esaurisce con dei test.

È piuttosto una ricetta ricca di tanti ingredienti tra cui quello principale resta sempre la pubblicazione regolare di contenuti di qualità per il proprio pubblico target di riferimento.

Anche dopo essersi posizionati.

Se vuoi saperne di più, dai un’occhiata al mio post sulle parole chiave, a quello sulle 10 regole d’oro da seguire quando si scrive per il web e alla mini guida per creare un blog o sito ottimizzato dal punto di vista SEO.

Grazie per aver letto fino a qui…e aver abbassato il mio bounce rate 🙂 

Ti piacerebbe approfondire le tue conoscenze sulla SEO seguendo uno dei migliori corsi in italiano creati da dei veri e propri “mostri sacri” del posizionamento sui motori di ricerca? Clicca qui per dare un’occhiata a SEO Start.
Un corso pensato proprio per chi muove i primi passi nel mondo della SEO del valore di 197 euro che trovi in offerta a 97 euro grazie a una partnership che ho stretto con loro.

P.S. Dimenticavo!
Ho creato un corso gratuito dove condivido tantissimi altri consigli e risorse (gratis anche quelle!) per gestire al meglio il tuo business. Se vuoi dargli un’occhiata puoi iscriverti qui sotto:

.